Partiamo col dire una cosa: il primo food truck di sempre è un po’ difficile da individuare. I venditori ambulanti di cibo sono esistiti per secoli in varie forme e attraverso diverse culture— quello che è primo da una parte del mondo non lo è dall’altra e vice versa.
Tra le tante diverse tipologie di “food truck” che si possono individuare, un antenato notevole del food truck moderno è il Chuckwagon, emerso nel XIX secolo negli Stati Uniti.
Chuckwagon
Immaginate di essere un cowboy nel 1800. State vagando nelle grandi praterie da una settimana per trasportare il vostro carico da un avamposto ad un altro, o per consegnare la vostra merce ad una cittadina— il vostro pasto consiste principalmente in fagioli, carne essiccata e pane raffermo… Un po’ triste.
C’è chi in questa scarsità di opzioni ha visto un’idea di business rivoluzionaria: quella di un carretto (wagon) posizionato in punti strategici e trafficati dove preparare cibo con strutture di cottura il più simili possibile a quelle tradizionali.
Nascono così i chuckwagon, dotati di fornelli, spazi per il cibo e utensili da cucina, talvolta anche di una botte d’acqua. I cuochi dei chuckwagon, spesso chiamati “cookie” o “coosie“, preparavano pasti sostanziosi come fagioli, stufati, pane fresco e biscotti su un fuoco aperto.
Pare fossero ritenuti così indispensabili che vigeva la regola non scritta per cui nessuno, nemmeno i banditi, dovessero azzardarsi ad assaltarli— Per evitare di scoraggiare la presenza di chuckwagon in un’area.
Automat
Un altro esempio moderno di food truck è l'”Automat” introdotto da Horn & Hardart a Philadelphia nel 1902.
Sebbene non esattamente un food truck, l’Automat ricalca in parte il concetto di street food a cui oggi facciamo riferimento. L’Automat nasce infatti come un incrocio tra un ristorante e un distributore automatico, dove è possibile acquistare cibo già cucinato inserendo monete in appositi scomparti.
L’Automat offre pasti veloci e convenienti, anticipando il modello di servizio alimentare mobile delle macchinette automatiche che oggi possiamo vedere un po’ ovunque (Automat si rifà proprio alla parola automatic, ovvero “automatico”).
Wienermobile: l’altruismo che non ti aspetti
Nel 1936, la nota (almeno, negli States) azienda americana Oscar Mayer, famosa per i suoi salumi e preparati a base di carne, decide di esplorare nuove opportunità nel nascente — e, all’epoca, il pionieristico — settore dei van per la ristorazione.
La Oscar Mayer sviluppa così la Wienermobile (salsiccia mobile, con un intelligente gioco di parole tra automobile e weiner, “salsiccia”), un veicolo a motore dalla forma di un hot dog su un panino.
Inizialmente, il loro obiettivo è quello di promuovere i prodotti Oscar Mayer in tutto il territorio degli Stati Uniti. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e le crescenti difficoltà alimentari dilaganti in ogni regione degli Stati Uniti, le Wienermobile iniziano ad offrire pasti gratuiti nelle scuole, negli orfanotrofi, nelle case di riposo, negli ospedali e durante le manifestazioni pubbliche.
Non sorprende che sia la Weinermobile che la Oscar Mayer siano diventate così popolari, guadagnandosi un posto nel cuore degli americani.
LA, 1970: la rivoluzione
Los Angeles, anni Settanta: un venditore ambulante di nome Raul Martinez decide di rivoluzionare la scena street food della città. Deluso dal fatto che Los Angeles sembra servire solo le fasce più abbienti, decide di agire, acquista un vecchio furgone da gelato e lo trasforma in un santuario dei tacos.
Battezza l’iniziativa con il nome di King Taco e colloca il suo food truck nella zona di Los Angeles chiamata East LA, offrendo tacos a cinquanta centesimi l’uno. Nel giro di un’ora guadagna 70 dollari (sembrano tanti oggi, figuriamoci nel 1970).
In breve tempo, il suo business prospera al punto che I camion King Taco passano da essere uno a tre, per poi espandersi anche in altre località della California.
Ispirati dall’intraprendenza di Martinez, numerosi venditori ambulanti di cibo seguono le sue orme in tutto il paese.
LA parte 2: Roy Choi
Uno dei pionieri del concetto moderno di Food Truck è Roy Choi, classe 1970, anche lui nato e cresciuto a Los Angeles.
Choi lancia il Kogi BBQ Taco Truck a Los Angeles nel 2008, attirando l’attenzione per la sua innovativa fusione di sapori coreani e messicani e per la promozione in ambito digital (utilizza i social per comunicare ai clienti le posizioni del suo veicolo in tempo reale).
Il successo di Kogi contribuisce a scatenare una tendenza nazionale, ispirando innumerevoli chef e imprenditori a mettersi in strada con i loro chioschi ambulanti.
Dal 2008 la food truck mania inizia a dilagare, prima negli States e poi nel resto del mondo, raggiungendo l’Europa e l’Italia, dando il via alla vivace cultura dei food truck di cui possiamo godere oggi.
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