Glamping: dalle origini sorprendentemente antiche, interessante per consumatori di livello e con uno sguardo rivolto al green, è la nuova frontiera del turismo alternativo.
Cosa significa glamping in italiano?
Glamping è l’unione di due termini inglesi: glamour e camping.
Glamour, letteralmente, significa fascino. Nella pratica, è l’insieme delle caratteristiche che rende irresistibilmente attraente qualcosa e ne determina la sua presa sugli altri.
Camping… Significa campeggio. Camping significa anche amore per la natura, passione per gli spazi aperti e legame con tutto ciò che è incontaminato, libero e wild.
Il Glamping combina queste due anime — lusso e natura — solo apparentemente distanti. Come si è già visto in altri settori (ad esempio, l’eco-luxury nell’abbigliamento e negli accessori) oggi sempre più il pubblico ricerca soluzioni che abbiano a cuore non solo il loro comfort e soddisfazione ma anche il pianeta.
Quale migliore soluzione per una vacanza all’insegna di questi due valori, se non il Glamping?
Origini del glamping
Glamping Khan
Con poco glamour e molto camping, di “abitazioni mobili dotate dei comfort più all’avanguardia del periodo” si parla già nel tredicesimo secolo, con protagonista niente meno che Gengis Khan.
Il fondatore dell’Impero Mongolo, infatti, usava vivere in una Iurta che non veniva mai smontata ma caricata su un carro e trasportata di luogo in luogo. Con l’espansione dell’Impero Mongolo, il concetto di Iurta — e Iurta mobile — si diffuse in nazioni quali la Romania, la Turchia e l’Ungheria.
Highland Glamping
Nelle Highland scozzesi è registrato l’allestimento, nel XVI secolo, di quello che potrebbe essere considerato un camping di lusso in occasione della visita di niente meno che Re Giacomo V d’Inghilterra accompagnato da sua madre, presso il Conte di Atholl John Steward.
L’interno delle tende reali era stato allestito con drappi e ornamenti provenienti dallo stesso palazzo del Re, per rendere gli ambienti caldi, confortevoli, e soprattutto degni del sovrano d’Inghilterra.
Il… Glamping del Drappo d’Oro
Tecnicamente, il nome originale del summit internazionale tenutosi nel 1520 in Francia tra Re Enrico VII d’Inghilterra e Re Francesco I di Francia era “Campo del drappo d’oro” ma la licenza poetica è giustificata.
Stiamo parlando di diciotto giorni di sfarzo, giochi e gare tenute al solo scopo di stupire e affascinare lo Stato controparte nella speranza di convincerlo a stringere un’alleanza militare contro Carlo V d’Asburgo: fontane di vino, tende intessute con drappi d’oro, banchetti, persino un palazzo mobile eretto dalla parte inglese per ospitare Re Enrico VII.
Senza scendere in dettagli storici, duole dire che l’accordo non venne rispettato nonostante esser stato stilato e firmato da ambo le parti.
Le corti a seguito dei due re devono aver vissuto le due settimane più belle della loro vita, se non altro.
Il Glamping oggi
L’origine del glamping moderno — come noi lo intendiamo — può essere fatta risalire alla Gran Bretagna degli anni Novanta.
La crisi economica aveva ridotto le possibilità di viaggio e i turisti erano in cerca di soluzioni meno dispendiose di un viaggio all’estero senza dover rinunciare ad esperienze nuove e appaganti.
Dagli anni duemila il glamping acquisisce sempre più popolarità, diffondendosi dal Regno Unito agli Stati Uniti e via via nel resto del mondo. Nel 2015 il termine Glamping viene aggiunto nel dizionario della Oxford University, riconoscendola ufficialmente come un’opzione di vacanza. Finalmente!
Che servizi offrire a chi vuole fare un’esperienza di glamping?
Cosa si aspetta chi prenota una o più notti in glamping? Che servizi desidera ricevere? Quali meraviglie vuole trovare all’interno della sua residenza?
(Sicuramente non fontane di vino. Anche se potrebbe essere interessante.)
La risposta breve è, “un’esperienza in natura che permetta di non dover rinunciare ai comfort domestici”.
La risposta completa comprende una gamma di servizi propri di un residence o un hotel stellato nel rispetto della natura (caratteristiche anomale per un camping site tradizionale).
Tra i servizi possiamo trovare acqua corrente, cucina abitabile, climatizzatore, energia elettrica, luci, doccia, bagno, fino alla possibilità di usufruire di servizi come escursioni a cavallo, passeggiate nel verde, piste da motocross, saune, percorsi per mountain bike, e chi più ne ha più ne metta.
Se i servizi “plus” sono a gusto della gestione del glamping e mirano ad attrarre specifiche nicchie di pubblico, le basic commodities sono un punto irrinunciabile per gli amanti del glamping e quindi imprescindibili per chi desidera gestirne uno.
Per il giusto servizio, vibe, location e offerta, gli amanti del glamping sono disposti a spendere quanto si pagherebbe un hotel a cinque stelle — alcuni glamping costano più di 500€ a notte!
Una roulotte vintage… Per glamping?
Ulteriori punti fondamentali di un’offerta glamping vincente e degna di essere ricordata sono l’originalità della locazione e dell’abitazione offerta.
Si può trovare veramente di tutto sotto il termine ombrello “glamping”: Casette di legno, barche ormeggiate abitabili, Yurte con aree sotterranee, bolle di vetro che permettono di dormire ammirando il cielo stellato, palafitte, casette sugli alberi e… Vintage Trailer.
Le roulotte nel mondo del camping non sono una novità, vero, ma qui non si parla di roulotte per camping come le altre: stiamo parlando di mezzi vintage con una personalità unica, in grado di risaltare nell’ambiente senza andare ad inquinarlo visivamente.
La bellezza dei vintage caravan sta, oltre che nel loro look inconfondibile, anche nella loro versatilità di allestimento. Essendo vere e proprie case su ruote, la maggior parte delle basic amenities sono facili da installare e richiedono meno lavoro di una più o meno tradizionale tenda per glamping.
Insomma, in un modo o nell’altro le roulotte vintage hanno sempre una marcia in più… Anche senza motore!
Alla prossima!